Oggi è morto José Saramago: lo scrittore portoghese, vincitore del Premio Nobel nel 1998, era da tempo malato.
Saramago cominciò la sua carriera di scrittore nel 1947 con il romanzo Terra del peccato che, però, gli attirò le ire del regime fascista e dittatoriale di Salazar, al potere in Portogallo dal 1932. Fino alla rivoluzione e all'instaurazione della democrazia nel 1974 Saramago si occupò essenzialmente di poesia e collabò come critico letterario per un giornale. Saranno tre romanzi -Memoriale del convento (1982), L'anno della morte di Ricardo Reis (1984) e La zattera di pietra (1986)- pubblicati senza quasi prender fiato, che lo porteranno al successo di critica e pubblico. L'attenzione internazionale gli arriva però con altri tre libri: Storia dell'assedio di Lisbona, Il vangelo secondo Gesù Cristo e Cecità. In particolare il vangelo lo espone alle critiche della Chiesa Cattolica, che considera il testo -una rivisitazione della vita di Gesù- blasfemo, perché "dio" è dipinto come un essere meschino e crudele, che gioca con gli uomini a suo piacimento. Nel 2009, dopo una serie di altri romanzi e saggi, pubblica Caino, altro testo scandalo che ripercorre la vicenda biblica di Caino e Abele, vista con gli occhi del primo, beffato e beffeggiato da Dio che prima lo istiga a uccidere il fratello e poi lo accusa di omicidio.
Sempre nel 2009 è stato pubblicato, dopo una polemica con la casa editrice Einaudi, Il quaderno, una raccolta di scritti pubblicati nel corso degli anni nel suo blog personale.
Saramago cominciò la sua carriera di scrittore nel 1947 con il romanzo Terra del peccato che, però, gli attirò le ire del regime fascista e dittatoriale di Salazar, al potere in Portogallo dal 1932. Fino alla rivoluzione e all'instaurazione della democrazia nel 1974 Saramago si occupò essenzialmente di poesia e collabò come critico letterario per un giornale. Saranno tre romanzi -Memoriale del convento (1982), L'anno della morte di Ricardo Reis (1984) e La zattera di pietra (1986)- pubblicati senza quasi prender fiato, che lo porteranno al successo di critica e pubblico. L'attenzione internazionale gli arriva però con altri tre libri: Storia dell'assedio di Lisbona, Il vangelo secondo Gesù Cristo e Cecità. In particolare il vangelo lo espone alle critiche della Chiesa Cattolica, che considera il testo -una rivisitazione della vita di Gesù- blasfemo, perché "dio" è dipinto come un essere meschino e crudele, che gioca con gli uomini a suo piacimento. Nel 2009, dopo una serie di altri romanzi e saggi, pubblica Caino, altro testo scandalo che ripercorre la vicenda biblica di Caino e Abele, vista con gli occhi del primo, beffato e beffeggiato da Dio che prima lo istiga a uccidere il fratello e poi lo accusa di omicidio.
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