martedì 30 giugno 2009

Il destino dei nani

Siamo arrivati al 4 volume della saga "nanica" di Markus Heitz, giornalista e scrittore tedesco: "la Forra Oscura è stata sigillata e la Terra Nascosta è salva, anche se questa volta il prezzo da pagare è stato molto alto: Tungdil Manodoro, ferito al cuore, è rimasto intrappolato in quel mare grigio. Inoltre nuovi pericoli incombono: gli albi e i draghi sopravvissuti imperversano per i regni, terrorizzando la popolazione, e la barriera protettiva che divide la Terra Nascosta dalla Forra Oscura è sempre più debole. Boïndil e Goda la sorvegliano giorno e notte, tuttavia l'inevitabile non può essere fermato: il diamante che irradia il potere magico dello scudo si disintegra e un esercito di creature del male, guidato dal Kordrion, attacca la guarnigione di nani. Da quell'ammasso di mostri, però, emerge una figura del tutto simile a Tungdil Manodoro. Ma è davvero lui, di ritorno dalla Forra Oscura, oppure si tratta di un essere malvagio, celato sotto le sembianze dell'eroe che aveva sacrificato la propria vita per salvare i compagni? Al colmo della gioia per aver ritrovato il vecchio amico, il Rabbioso non ha dubbi sull'identità di Tungdil, mentre Goda è più diffidente e teme che la Forra Oscura abbia mutato lo spirito di colui che ha forgiato la Lama di Fuoco..."
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lunedì 29 giugno 2009

La narice del coniglio

Barbara Lope è una donna nel pieno della vita, ha un'attraente frangetta bionda, vestiti eleganti, un bel lavoro. Eppure ogni tanto sente come un peso, un fastidio acuto: a scuola era il compagno presuntuoso, al lavoro la collega arrivista, e poi le scarpe con il tacco a spillo, le serate mondane, i discorsi ufficiali, le cerimonie, i matrimoni... E quando le situazioni si fanno insopportabili, quando le sembra che le persone e i luoghi abbiano perso il senso di quello che sono realmente (se mai l'hanno posseduto), in Barbara scatta qualcosa, un piccolo movimento, un gesto minimo, di insofferenza... Sfrontato? Scherzoso? Provocatorio? Non si può dire. Di certo si tratta di un impulso irresistibile, e Barbara non può trattenerlo. È il suo modo di reagire alle assurdità, alle distorsioni. Forse il desiderio di trovare qualcuno che le somigli. Insomma fa quel gesto, e d'improvviso ciò che appariva così serio e importante perde consistenza, diventa aria, si dissolve.
Un racconto della "professoressa" Paola Mastrocola che ci ha abituati a riflettere rimanendo leggeri.
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sabato 27 giugno 2009

G'day Australia

Così iniziava l'inaugurazione dei Giochi Olimpici australiani datati 2000. L'Australia è sicuramente, come il Giappone di cui abbiamo già parlato, un luogo pieno di fascino e ambito come meta privilegiata per viaggi unici (dovuti anche alla distanza da superare).
Un paese con una storia difficile dovuta alla conquista dei coloni europei e alle problematiche di rapporto con gli aborigeni. Per questo più che un libro consiglieremo la visione di un film molto bello: La Generazione Rubata.
Per i consigli di lettura invece vogliamo esagerare.
Le vie dei canti di B. Chatwin: ambientato in Australia, il libro racconta delle indagini svolte da Chatwin sulla tradizione aborigena dei canti rituali, tramandati di generazione in generazione come conoscenza iniziatica e segreta. Il libro sviluppa la tesi secondo cui i canti aborigeni sono contemporaneamente rappresentazione di miti della creazione (narrazione degli eventi dell'epoca ancestrale del "dreamtime", da cui tutto discende) e mappe del territorio. Il titolo si riferisce alle migliaia di linee immaginarie (appunto le "vie dei canti") che, secondo le conclusioni di Chatwin, attraversano l'intero continente; ogni canto tradizionale sarebbe la rappresentazione musicale delle caratteristiche geografico-topografiche di un tratto di una di queste vie. A partire dall'analisi del concetto di "via dei canti" aborigena Chatwin arriva a trattare anche i temi ricorrenti della sua opera, in particolare la tesi del nomadismo come condizione originaria dell'umanità, ma anche teorie antropologiche sull'origine della società, delle armi e della violenza.
E venne chiamata due cuori di M. Morgan: la straordinaria esperienza di una donna alla scoperta di sé, una professionista affermata che vive in Australia e parte, su invito di una tribù di aborigeni, convinta di partecipare a una cerimonia in suo onore. Si ritrova invece nel cuore di una foresta vasta e minacciosa, dove le viene chiesto di seguire la Vera Gente, come la tribù si definisce, in un viaggio di quattro mesi nell'Outback australiano, a piedi nudi, a volte senz'acqua, cibandosi di quanto offre la terra. Ma tra le privazioni e i sacrifici, impara a vivere in completa armonia con la natura e con se stessa, in un percorso di conoscenza e cambiamento, e scopre, nei tanti giorni in cui la sua fragile vita è minacciata, il vero significato della parola esistere. Della stessa autrice consigliamo anche: Il cielo, la terra e quel che sta nel mezzo.
I cacciatori di stelle di A. Wright: I cacciatori di stelle, ambientato nello spettacolare golfo di Carpentaria, nella contea del Queensland, racconta le vicende della città di Desperance e in particolare della famiglia aborigena dei Phantom: Normal detto Norm, pescatore, imbalsamatore di pesci e custode delle tradizioni del suo popolo, sua moglie Angel Day, regina delle discariche, e il figlio Will, in lotta con i bianchi arrivati a sfruttare la vicina miniera di Gurfurrit. Attorno a loro scorrono le storie di naufraghi e capitani, profeti religiosi e sindaci assassini, in una vertiginosa miscela di mito e farsa, realismo magico e denuncia politica.
L'altra parte del mondo di C. McCullough: 1787 - l'Australia è un continente inesplorato, appena scoperto dal capitano Cook, e disabitato. Gli inglesi decidono di colonizzarlo inviando elementi indesiderati (galeotti, reietti, le loro guardie) che giungono con la prima flotta a Botany Bay nel 1788. Fra i deportati c'è anche Richard Morgan, armaiolo inglese, incastrato dai suoi nemici con una macchinazione astuta e crudele. Ma "dall'altra parte del mondo" il coraggio, l'onestà e l'ingegno possono ancora cambiare la vita di un uomo. La grandiosa epopea della colonizzazione dell'Australia, raccontata come una saga d'amore e d'avventura in un romanzo a tinte forti pieno di emozioni e di passione.
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giovedì 25 giugno 2009

Dopo i vampiri... le streghe!

Dopo aver ottenuto un grande successo con la saga de Il diario del vampiro, Lisa J. Smith torna in libreria con una nuova saga al femminile: I diari delle streghe.
"Costretta a trasferirsi dalla calda e assolata California al grigio e gelido New England, la diciassettenne Cassie rimpiange la sua vecchia vita. Gli unici ragazzi con i quali riesce a legare sono i membri di uno strano gruppo che semina paura e terrore tra i coetanei. Non si tratta di semplici bravate, però: Cassie verrà accolta in un covo di streghe che da centinaia di anni controlla New Salem.
E' il Circolo Segreto, dove si originano piaceri così inebrianti da essere pericolosi. Quando si innamora del misterioso e intrigante Adam, Cassie deve scegliere se resistere alle tentazioni o rischiare che le forze oscure l'aiutino a ottenere ciò che vuole - anche se un solo passo falso potrebbe costarle la vita.
Da un'autrice che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo, un ciclo di romanzi avvincente, in cui le forze del bene e le forze del male hanno il fascino ambiguo dell'adolescenza."
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mercoledì 24 giugno 2009

Ancora cucina, sempre diversa!

Le recenti controversie mediatiche che circondano la cucina molecolare hanno mostrato non solo quanto sia malinformato il pubblico generale su questo tema, ma anche quanto i professionisti stessi possono essere fonte di informazioni incomplete e contrastanti. Ogni volta che cadono i veli e siamo costretti ad amettere quanta scienza, per noi impenetrabile, sostiene la nostra alimentazione nel XXI secolo, l'evento provoca una sorta di panico generale. In questo caso particolare è difficile non ricordare i "sapienti" dei secoli scorsi, convinti che i pomodori erano velenosi o che il caffè provocasse la sifilide. Quanto tempo ci vorrà per capire che non sono la lecitina o l'alginato o la sferificazione che ci devono spaventare, ma la nostra ignoranza nei loro confronti?
Bibliotheca Culinaria non ha sposato la cucina molecolare in sè, quanto l'idea che bisogna capirla per formare un'opinione degna di chiamarsi tale. Nello spirito di "fare informazione" abbiamo pubblicato il Lessico scientifico gastronomico di Ferran Adrià nel 2007 e con lo stesso intento abbiamo deciso di pubblicare ben due libri sul tema nel 2009. Vi presentiamo adesso Cucina molecolare di Rolf Caviezel. Abbiamo apprezzato il suo approccio pratico e il suo desiderio di focalizzarsi non su tecniche sperimentali ma su quelle che hanno già conquistato un posto in tante cucine. Dall'alginato all'azoto, dalle provette alle pipette, dalle spume alle sfere, descrive ingredienti, tecniche, materiali e risultati con cura, con metodo e offre sempre una gamma di ricette per mostrare come la teoria può trasformarsi in pratica. Non essendosi formato come chef in una cucina che facesse della molecolare la sua ragione d'essere, Caviezel ha dovuto scoprire per se i pregi (e i limiti) di questa cucina. Pensando che molti dei suoi colleghi potrebbero trovarsi in una posizione simile, ha creato uno strumento per aiutarli ad orientarsi in questo nuovo universo.
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domenica 21 giugno 2009

Diamo il via alle feste d'estate

Dallo stuzzichino freddo, perfetto per iniziare il pranzo al fresco, al bocconcino caldo, indovinatissimo per l'aperitivo chic, Happy Hour di Franco Luise vi offre 28 buoni motivi per riunire gli amici, aggiungere della buona musica e dichiarare ufficialmente aperta la stagione delle feste. Con sei menu che suggeriscono le combinazioni vincenti per vegetariani, carnivori, amanti del pesce ed altri ancora, questo piccolo libro diventerà la vostra arma segreta.Visto che l'appetito vien mangiando, c'è anche chi ha pensato ad altre portate. Viva le torte, dolci e salate propone 28 creazioni di Ernst Knam, grande pasticciere e anima creativa dell'Antica Arte del Dolce di Milano. Praticissime da fare in anticipo e anche da trasportare, le sue torte salate saranno la portata più ambita di ogni vostro pic-nic. E i dolci? Dalla golosissima Crostata al cioccolato alla sorprendente Torta vinile, c'è ne sono per i golosi di ogni età.
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sabato 20 giugno 2009

L'estate sta arrivando

Più precisamente domani mattina alle 5:45. E di solito il periodo estivo coincide anche con il periodo delle ferie (anche se sempre meno spesso). Vogliamo quindi in questi mesi proporre alcune letture legate a possibili mete culturali.
Visto l'interesse suscitato da questo post perchè non partire dal Giappone?
Le isole che compongono il Giappone sono viste da molti con un misto di curiosità e repulsione per una cultura così diversa dalla nostra che spesso ci fa sorridere ma che riesce anche ad inquietarci.
Partiamo dal presupposto che capire veramente la cultura giapponese per noi è impossibile (1, 2), al massimo la si può conoscere superficialmente attraverso molte letture. Noi qui vogliamo proporvene alcune che in maniera divertente cercano di fare un po' di luce.
Autostop con Buddha. Viaggio attraverso il Giappone di W. Ferguson: un abile scrittore rievoca il suo viaggio in Giappone, seguendo il fronte dei sakura. Se ne ricava un'immagine nitida e vera, ricca di inquietudini, squilibri, contraddizioni. Ma c'è anche il vivido racconto di un'esperienza fatta di incontri, di persone, di caratteri indimenticabili. L'autore mostra una speciale maestria nella rappresentazione dei tratti psicologici oltre che nella descrizione suggestiva e attenta dei paesaggi e degli stili di vita. Raramente la letteratura di viaggio ha saputo entrare così a fondo e con tanta garbata e partecipe ironia nell'intimo delle persone.
Manga, fast-food & samurai. Un Giappone tutto sbagliato di P. Carey: un padre, newyorkese d'adozione, riscopre il Giappone attraverso la curiosità del figlio dodicenne, superappassionato di manga. Fosse per Peter Carey si andrebbero a vedere solo musei, antichi opifici di spade e altre "cose tipiche". Charley invece preferisce le sale giochi, i fast food e i meganegozi di elettrodomestici. Un libro che ironizza sul gap culturale e tecnologico tra genitori e figli, tra giapponesi e resto del mondo.
Metafisica dei tubi di A. Nothomb: il libro è un'autobiografia scanzonata e irriverente dei primissimi anni di vita della scrittrice trascorsi in Giappone. La scoperta del gusto, del peccato, della potenza e della fascinazione della parola impegnano il tubo-Amélie, apparentemente inerte. In una compulsione di pensieri e metafore l'autrice consegna al Dubbio di tutti i tempi, del nostro tempo, una sola formula corrosiva che condensa irrequietezza e catarsi: "Vivere è rifiutare. Chi accetta ogni cosa non è più vivo dell'orifizio del lavandino". Lettura da proseguire con Stupore e tremori e Nè di Eva nè di Adamo.
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giovedì 18 giugno 2009

L'estate della paura

Elm Haven, Illinois, 1960. E' estate, la scuola è appena finita e cinque ragazzi di 12 anni stanno cementando un'amicizia che durerà tutta la vita e assaporando i primi, timidi corteggiamenti alle loro coetanee. Ma, fra i giochi in mezzo ai campi di grano assolati e le spensierate corse in bicicletta, qualcosa si nasconde in agguato. Una mostruosa entità senza tempo sta mietendo vittime fra i ragazzi della Old Central School, e gli adulti o rifiutano di capire quel che sta succedendo o sono essi stessi emissari di quel Male. Toccherà prorpio ai cinque amici indagare sulla natura di quell'incubo tremendo e affrontare il mostro, prima di finire anche loro preda della sua rapace avidità. E così Mike, Duane, Dale, Harlen e Kevin vivranno il loro passaggio all'età adulta lottando contro un arcano abominio che infesta le ore del buio....
Dan Simmons nasce nel 1948 a Peoria, nell'Illinois. Nel 1971 si laurea in Pedagogia alla Washington University di St. Louis. Nel 1982 pubblica il suo primo racconto, tre anni dopo il primo romanzo, Song of Kali, che vince il World Fantasy Award! Dal 1987 Simmons si dedica a tempo pieno alla scrittura, pubblicando oltre 20 romanzi e diverse antologie di racconti. Nella sua lunga, prolifica carriera ha collezionato un'infinità di premi letterari, vincendo un Hugo Award, due World Fantasy Award, vari British Fantasy and Sci-Fi Award e quattro Bram Stoher Award. I suoi romanzi horror più famosi, a parte L'estate della paura (ritenuto il suo capolavoro) e il già ricordato Il Canto di Kali, sono Danza Macabra (Carion Comfort), I Figli della PauraA Winter Hauting. Per i suoi contributi all'attività dell'insegnamento, nel 1995 Simmons ha ricevuto una laurea ad honorem dal Wabash College.
"Uno dei migliori tre romanzi horror degli ultimi cinque anni...
Uno dei pochissimi libri che non si può non leggere...
Mi sento in soggezzione nei confronti di Dan Simmons".
Stephen King
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mercoledì 17 giugno 2009

Vedi di non morire

E' uscito ieri, 16 giugno, Vedi di non morire di Josh Bazell, un libro che ha esaltato critica e lettori americani per la sua originalità e freschezza. Un concentrato di adrenalina, azione e dialoghi taglienti che ne hanno fatto una vero e proprio caso letterario.
Negli Usa il romanzo è stato accolto come una rivelazione tanto che Michael Connelly lo ha definito «implacabile come una pallottola».
Scritto da un medico, ha come protagonista un medico, Peter Brown, con un curioso passato di killer della mafia, quando era noto come Pietro «Orso» Brnwa. Prima uccideva, ora guarisce.
Questa la trama: "Grazie a Peter Brown, ex killer entrato in un programma di protezione governativo, la mafia fa il suo ingresso tra le corsie di un famigerato ospedale di Manhattan. Quando Peter va come ogni mattina al lavoro in ospedale, non sa che la Grande Mietitrice lo aspetta, sotto le vesti di un paziente moribondo che è un suo vecchio conoscente di mafia. Se il paziente muore, il passato di Peter tornerà a galla. E questo non può accadere. Perché Peter è anche Pietro Brwna detto Orso, ex affiliato (ma per bontà d'animo) alla famiglia Locano. In questi anni in ospedale Peter è diventato il medico-eroe che abbiamo sempre sognato: cinico iconoclasta dal cuore d'oro che infrange ogni regola pur di salvare una vita... La sua lotta all'ultimo sangue con la Grande Mietitrice sta per cominciare, e diventa tutt'uno col desiderio irresistibile di saldare una volta per tutte i conti con la famiglia Locano."
L'autore, Josh Bazell, è laureato in letteratura inglese e scrittura creativa alla Brown University e in medicina alla Columbia.
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lunedì 15 giugno 2009

Scrivere... fino alla fine!

In un intervista rilasciata al sito sffworld.com da David Eddings per la pubblicazione del libro The Younger gods (non ancora tradotto in italiano), l'autore disse: "Continuo a scrivere perchè è un'abitudine. Dopo quasi cinquant'anni non riesco a metterla da parte."
E così è stato fino al 02 Giugno, giorno in cui David Eddings è morto nella sua casa in Nevada. Il fratello ha confermato che negli ultimi mesi Eddings stava ancora lavorando ad un nuovo romanzo "Molto, molto diverso" da qualsiasi cosa avesse precedentemente scritto. "Non proprio una satira del fantasy ma sicuramente una presa in giro del genere". Ed è un peccato non sia riuscito a finirlo.
David Eddings è uno di quegli autori che chiunque, non solo gli appassionati del genere fantasy, dovrebbe leggere. Le sue grandi saghe, dei Belgariad e dei Mallorean, sono esempi di come poter scrivere racconti fantastici senza attingere dall'esperienza tolkeniana ma creando un proprio genere originale, complesso e completo.
Tra i moltissimi tributi che la rete ha dedicato a questo grande scrittore è giusto unire anche il nostro. In molti di questi il commosso ricordo di chi ha iniziato a leggere il fantasy proprio grazie ai romanzi di Eddings. Un grande autore che pubblicò il suo primo romanzo a 51 anni (Nel 1973 pubblicò un racconto High Hunt che non appartiene al genere fantasy). Un esempio che forse molti giovani autori di fantasy contemporanei non tengono nella debita considerazione.
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venerdì 12 giugno 2009

Le vergini suicide

Un narratore "collettivo", voce di un gruppo di coetanei maschi, rievoca a vent'anni di distanza la vicenda delle cinque sorelle Lisbon, oggetto proibito della loro adolescenza, avvolte in un'aura di mistero che la tragica fine comune - si sono tutte tolte la vita nel breve spazio di un anno - ha fissato per sempre. Nella memoria di questi antichi, tenacissimi spasimanti, esse divengono il simbolo di una possibilità remota e perduta: l'irruzione di un fremito ignoto nel mondo tranquillo, ordinario, opprimente dell'America suburbana degli anni Settanta. Il libro segna l'esordio folgorante di uno scrittore poco più che trentenne, ma già padrone di uno stile e di un universo letterario affatto personali.
Con questo libro Eugenides ha vinto il premio Pulitzer nel 2003. E da questo romanzo Sofia Coppola ha girato il film Il giardino delle vergini suicide.
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I 5 finalisti dello Strega

Sono stati decisi oggi i 5 finalisti del premio Strega 2009. Ecco l'elenco:
Massimo Lugli, L'istinto del lupo, Newton Compton
Il confine che separa le ville dei ricchi dai bivacchi dei senza tetto è sottile come la lama di un coltello. Da una parte, donne avvolte nel profumo francese, domestici in livrea e ragazze au pair che parlano tutte le lingue del mondo. Dall'altra, le mense di carità, i giacigli improvvisati nel freddo della notte, l'amore rubato alla disperazione quotidiana. A cavallo tra questi due mondi, la favola feroce del ragazzo che divenne Lupo è un treno che corre lungo scene di ordinaria violenza e struggente stupore; aggressioni, lotte, tradimenti, omicidi e vendette che, senza tregua, impongono al protagonista di fare la sua scelta e di affrontare la dura scuola della vita. Attorno alla figura solitaria di Lupo, una galleria di personaggi sorprendenti: il saggio Tamoa, la sensuale Parvati, il laido Ssugo, il patetico Giobbe, il brutale Ivan. Sullo sfondo di avventure nere e romantiche, le inquietudini della generazione degli anni Settanta, il furore politico e le battaglie a colpi di chiave inglese che anticipano i bagliori del terrorismo.
Tiziano Scarpa, Stabat Mater, Einaudi
È notte, l'orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta. Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l'ha abbandonata. La musica per lei è un'abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall'alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa "Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci". Così passa la vita all'Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell'arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre più incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi. Grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, Cecilia troverà una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione.
Antonio Scurati, Il bambino che sognava la fine del mondo, Bompiani
"Correte. Mio padre sta uccidendo mia madre". La telefonata arriva alla stazione di polizia alle due del mattino. A farla è un bambino biondo con due grandi occhi blu che fissano il vuoto. Ma la mamma gli toglie la cornetta dalle mani: non è vero, non è accaduto niente, suo figlio urla nel sonno, si aggira per la città nel cuore della notte, suo figlio è sonnambulo. È un bambino che, notte dopo notte, sogna la fine del mondo. Trenta anni più tardi, un terribile sospetto scuote una città del Nord Italia: i bambini di una scuola materna accusano gli adulti di azioni orribili. Ben presto, propagato da giornali e televisioni come una pestilenza del nuovo millennio, il contagio della paura si allarga all'intero Paese. Tutta l'Italia si sente minacciata dal Male. In molti cominciano a sussurrare il nome del Diavolo. È in atto una cospirazione diabolica o si sta scatenando una caccia alle streghe? Nella stessa città, un professore universitario disilluso, legato a una donna che ama ma dalla quale non vuole figli, viene sollecitato da un grande giornale a condurre un'inchiesta sul caso che spaventa l'Italia. Lui oppone resistenza. Ben presto, però, risucchiato dal gorgo della cronaca nera, dovrà scoprire quanto sia sottile la linea che separa la vittima dal carnefice, l'accusato dall'accusatore. E i terrori notturni di quel bambino che sognava la fine del mondo riemergeranno implacabili, almeno fino all'alba di una speranza.
Cesarina VighyL'ultima estate, Fazi
Da dove arriva la voce di Zeta? Apparentemente dal luogo più inabitabile e muto: la malattia, in quel punto estremo che toglie possibilità, respiro, futuro. Ma è solo apparenza: questa voce proviene dal nucleo più irriducibile e infuocato della vita. Che non tace, non cessa di guardare e amare. E anzi, comincia qualcosa: a scrivere. È fragile l'equilibrio che genera queste pagine. Per Zeta qualsiasi gesto ora è enorme, la fatica non solo fisica è in ogni momento fatale. E i ricordi sono uno squarcio lacerante nella memoria di una vita tenacemente irregolare: la nascita fuori dal matrimonio della "bambina più amata del mondo", l'infanzia sotto le bombe, Venezia splendida e meschina, il primo disastro sentimentale e poi, ancora, Roma becera e vitale, l'esperienza della psicanalisi, l'avventura del femminismo, il cammino della malattia. E sempre la coriacea e gentile difesa della propria individualità, l'irrisione delle tribù e delle cliniche cui ha rifiutato di appartenere. Così la storia dei suoi settant’anni scorre laterale, vissuta intensamente ma mai accettata, come non fosse mai meritevole di piena identificazione. E la famiglia ridotta all’essenziale – il grande padre, la piccola madre, il marito e la figlia – mai un rifugio riconciliante. C’era lo spettacolo del mondo da scoprire, una sfuggente libertà da inseguire, una singolare autenticità da trovare. Con una lingua nitida, a tratti feroce, mai retorica, attraversata da una vena di sarcasmo che non concede nulla alla pietas, l’autrice affronta il più evitato degli argomenti: la sofferenza. Mai, lungo queste pagine, si può dimenticare che è malata, gravemente. Però basta uno spiraglio della finestra in cucina a far entrare un platano o un merlo. C’è una gatta fedele, indulgente, comprensiva. C’è una esistenza verso cui – Zeta non lo direbbe mai e certamente si rifiuta perfino di pensarlo – si può nutrire un orgoglio felice. Segnata com’era, ora finalmente appare bella. E piena di sogni, ricordi, fantasmi, di intelligenza. Non degenera: può sfidare il peso dei rimorsi del passato e l’orrore dei sintomi di oggi, ironicamente e fieramente: “Dicono che si nasca incendiari e si muoia pompieri. A me è successo il contrario: brucerei tutto, adesso”. Lo fa in questo libro singolare: piccolo auto da fé e magnifico inno alla vita che era ed è.
Andrea Vitali, Almeno il cappello, Garzanti
Ad accogliere i viaggiatori che d'estate sbarcano sul molo di Bellano dal traghetto Savoia c'è solo la scalcagnata fanfara guidata dal maestro Zaccaria Vergottini, prima cornetta e direttore. Un organico di otto elementi che fa sfigurare l'intero paese, anche se nel gruppetto svetta il virtuoso del bombardino, Lindo Nasazzi, fresco vedovo alle prese con la giovane e robusta seconda moglie Noemi. Per dare alla città un Corpo Musicale degno di questo nome ci vuole un uomo di polso, un visionario che sappia però districarsi nelle trame e nelle inerzie della politica e della burocrazia, che riesca a metter d'accordo il podestà Parpaiola, il segretario comunale Fainetti, il segretario della locale sezione del Partito Bongioanni, il parroco e tutti i notabili della zona. Un insieme di imprevedibili circostanze - assai fortunato per alcuni, e invece piuttosto sfortunato per altri - può forse portare verso Bellano il ragionier Onorato Geminazzi, che vive sull'altra sponda del lago, a Menaggio, con la consorte Estenuata e la numerosa prole. Almeno il cappello racconta la gloriosa avventura del Corpo Musicale Bellanese, le mille difficoltà dell'impresa e la determinazione di chi volle farsene artefice. A ritmo di valzer e mazurca, con il contorno di marcette e inni, Andrea Vitali s'inventa un'altra storia tutta italiana, fatta di furbizie e sogni, ripicche e generosità, pettegolezzi e amori. E la scrive con la passione per l’intrigo, il brio, il buon umore, la verità e la semplicità che servono per farci capire la ricchezza e gli imprevisti che punteggiano tutte le nostre vite.

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mercoledì 10 giugno 2009

La bellezza e l'inferno

"Scrivere, in questi anni, mi ha dato la possibilità di esistere. Articoli e reportage. Racconti e editoriali. Un lavoro che per me non è stato semplicemente un lavoro. Ha coinciso con la mia vita stessa. Se qualcuno ha sperato che vivere in una situazione difficilissima potesse indurmi a nascondere le mie parole, ha sbagliato. Non le ho nascoste, non le ho perdute. Ma questo ha coinciso anche con una lotta, una lotta quotidiana, un corpo a corpo silenzioso, come un combattimento ombra. Scrivere, non fare a meno delle mie parole, ha significato non perdermi. Non darmi per vinto. Non disperare."
Con queste parole inizia il nuovo libro di Roberto Saviano che dopo il successo di Gomorra (libro, film e spettacolo televisivo) torna in libreria con una raccolta dei suoi scritti tra il 2004 e il 2009.

La dedica è significativa:
"Questo libro va ai miei lettori. A chi ha reso possibile che Gomorra divenisse un testo pericoloso..."

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martedì 9 giugno 2009

L'albero di Idhunn

Questo mese è uscito l'atteso seguito de La ragazza drago di Licia Troisi, una serie fantasy dedicata ai ragazzi ma non solo. Il titolo è L'albero di Idhunn.
"Sofia è una Draconiana, una tra i rari prescelti dall'antica stirpe dei draghi per difendere il mondo dal risveglio della terribile viverna Nidhoggr. Ma avere in sé lo spirito di Thuban, il più potente dei draghi, non rende la vita più facile. Lasciata la casa del professore, Sofia si ritrova a Benevento, costretta a recitare da clown in un circo e tormentata da sogni e premonizioni che sembrano emanare dalle pietre e dai giardini della città. Una città dove un tempo si aggiravano le streghe e dove la neve ha il colore del sangue, la stessa terra in cui affondarono le radici del prezioso noce di Idhunn. Qui Sofia dovrà imparare a credere nei propri poteri e a fare i conti con l'amore, una scoperta imprevista e molto più pericolosa di quanto non pensi."
E' uscita inoltre la trilogia completa de Le guerre del mondo emerso in volume unico.
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lunedì 8 giugno 2009

La biblioteca dei morti

"Il debutto più atteso del 2009"
The Bookseller
Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.
Perché non esiste nulla di casuale
Perché la nostra strada è segnata.
Perché il destino è scritto
Nella Biblioteca dei Morti.
Libroteca 42
P.zza Montello, 18 Thiene (VI)
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venerdì 5 giugno 2009

La casa di vetro

"La storia di una giovane coppia-lui ebreo, lei tedesca-e della loro casa, un capolavoro dell'architettura moderna, testimone silenzioso dei desideri, delle passioni e delle tragedie di un'epoca terribile e irrazionale".
Sunday Telegraph
Viktor e Liesel Landauer sono una giovane coppia di sposi in viaggio di nozze. Sono a bordo di una Landauer 80 cabriolet, una macchina dell'azienda di famiglia di Viktor, un vero e proprio impero industriale che produce automobili e motociclette. Viktor è di famiglia ebrea, Liesel appartiene all'alta borghesia tedesca. Nella casa dei suoi genitori gli ospiti possono ammirare, tra le numerose opere d'arte esposte, un ritratto della madre realizzato da Klimt.
Dopo aver attraversato la Carinzia, i Landauer si dirigono a Venezia, dove soggiornano al Royal Danieli. In occasione di una festa in un antico palazzo sul Canal Grande, incontrano Rainer Von Abt, celebre architetto dai modi eleganti. Von Abt è galante con Liesel, giovane donna attraente e sofisticata, e loquace con Viktor, con cui si impegna in appassionate conversazioni sull'architettura moderna. Quando illustra la sua idea di costruzione con materiali non convenzionali come il vetro e l'acciaio, Viktor si entusiasma a tal punto da proporgli di disegnare una casa per loro a Mèsto, in Cecoslovacchia. Von Abt accetta e nel 1929 iniziano i lavori della casa di vetro, un magnifico edificio modernista fondato su una radicale concezione dello spazio aperto, trasparente. Una volta finita la casa diviene il centro dell'esistenza dei Landauer.
E' nella casa di vetro che compare sulla scena Hana, donna giovane, spregiudicata, con molti amanti oltre a un marito, che stabilisce subito un morboso, intimo rapporto con Liesel e funge da trait d'union tra il mondo ceco e quello tedesco, tra gli ambienti dell'arte e quelli della finanza. E' dalla casa di vetro e dalla sua rarefatta eleganza che Viktor a volte fugge tra le braccia della seducente Kata. Così tra amori proibiti e segreti incofessabili, prosegue la vita dorata dei Landauer finchè l'avvento del nazionalsocialismo non si abbatte come una scure sulla loro esistenza e sulla loro magnifica dimora.
Romanzo struggente, commovente, strsordinario, basato sulla storia vera di casa Tugendhat, il celebre edificio di vetro e acciaio costruito da Mies van der Rohe per una ricca famiglia ebrea.
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mercoledì 3 giugno 2009

Marina

Barcellona, fine anni Settanta. Oscar Oral è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Oscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero.
In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, su un tavolo, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte; accanto, un vecchio orologio da taschino dal quadrante scheggiato. Oscar stesso, nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Oscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza.
Scritto prima de L'ombra del vento e Il gioco dell'angelo, romanzi che hanno consacrato Zafòn come uno degli scrittori spagnoli più popolari di tutti i tempi, di essi Marina ne anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.
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martedì 2 giugno 2009

Le fragole, la banana, la crema di menta

Di Alfonso Iaccarino dal volume Alfonso Iaccarino
Ingredienti per 4 persone:
320 g di fragole
3 banane
2 limoni
100 g di zucchero
30 g di foglie di menta fresche
Versare 80 g di zucchero in un pentolino, unire 8 cl di acqua, portare ad ebollizione e cuocere alcuni istanti in modo da ottenere uno sciroppo trasparente. Successivamente bollire per un attimo 25 g di foglie di menta in 100 g di sciroppo preparato poi frullare il tutto.
Tagliare una banana a nastri, spennellarli con poco succo di limone e disporli in una teglia foderata con carta da forno. Passare in forno preriscaldato a 100°C finché la polpa risulterà disidratata.
Tagliare 200 g di fragole a fettine, metterle in una ciotola, aggiungervi 2,5 cl di sciroppo, il succo di un limone e le rimanenti foglie di menta tagliate a julienne. Lasciare macerare per un quarto d’ora.
Tagliare 2 banane a rondelle, metterle in una ciotola, aggiungere 1 cl di sciroppo ed il succo dell’altro limone e lasciare macerare per una decina di minuti. Intanto frullare le fragole rimaste (tranne 4) con il succo dell’arancia e 1,5 cl di sciroppo.
Formare sui piatti un disco di fragole, sovrapporre con i dischi di banane e continuare con altri due strati. Terminare con una fragola intera. Guarnire con le banane essiccate in forno, la salsa di fragole ed il frullato di menta e servire.
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lunedì 1 giugno 2009

Classifica Maggio 2009

  1. L'albero di Idhunn di L. Troisi (100)*
  2. Io sono Dio di G. Faletti (86)
  3. L'eleganza del riccio di B. Muriel (86)
  4. Mondi al limite di AA. VV. (71)
  5. E' facile smettere di fumare se sai come farlo di A. Carr (71)
  6. La ragazza che giocava col fuoco di S. Larsson (57)
  7. The secret di R. Byrne (57)
  8. Il libro delle storie di fantasmi di R. Dahl (57)
  9. Twilight di S. Meyer (57)
  10. 20 volumi a pari merito (43)

*Il punteggio di 100 è assegnato al libro più venduto, di seguito i libri ottengono un punteggio relativo alla loro vendita equiparata alla vendita del più richiesto.

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