Bedford, New York. Nella villa a due piani regna il silenzio. È mattina, tutti dormono, tranne Nora. È presto, troppo presto, perché qualcuno suoni alla porta. Eppure quel campanello sta squillando insistentemente già da un paio di minuti. Nora non crede ai suoi occhi: all'ingresso ci sono gli uomini dell'FBI. Sono venuti ad arrestare suo marito, Evan, che lavora in finanza. Si è arricchito con operazioni illecite e ora, con la crisi economica, non può più farla franca. Basta un istante e il mondo di Nora crolla: non c'è più fiducia, né amore, né felicità, né soldi. Non le restano altro che dolore e rabbia. E tre bambini da mantenere, cosa quasi impossibile con tutti i beni pignorati e circondata dall'ostilità di quelle che un tempo credeva amiche. Ma in lei è rimasto qualcosa di prezioso, un dono che coltiva da anni, trasmesso di generazione in generazione dalle donne della sua famiglia. Fare dolci e pasticcini. Tutto ha inizio nella panetteria dove Nora lavora la notte. Nora apre "La bottega dei desideri". È un luogo un po' speciale, dove non si gusta solo un dolce e del buon caffè, ma si assaporano ricordi e si coltivano speranze, si dimentica il passato e forse si può anche amare di nuovo. Perché, a volte, basta la giusta dose di ingredienti per far tornare un sorriso e accendere un desiderio.
"Sono contenta di non aver scritto romanzi fino a quasi quarant'anni. Prima non avrei avuto niente da dire, non avrei superato abbastanza prove o testato a sufficienza il mio carattere. Sono convinta che le prove della vita siano privilegi: le loro lezioni sono un Santo Graal. Non sono sicura che avrei trovato la voglia di scrivere romanzi o che avrei saputo cosa volessi dire. Ora sto scrivendo il mio secondo romanzo, allo stesso tempo sto pensando al terzo, e posso vedere i punti in comune: mi piacciono le trame imprevedibili, l'intersecarsi di strani elementi; amo personaggi forti e atipici, così come amo questo tipo di persone; le ambientazioni sono come tanti personaggi; e sono estremamente interessata al lato nascosto di quelle che sembrano vite perfette, ai segreti, alle paure, agli intrighi, alle insicurezze, ma soprattutto al potere dell'amore e alla capacità di vedere le cose da un'altra prospettiva. Il tutto condito da un po' di umore e - nel caso della Bottega dei desideri - tanta voglia di cucinare." Karen Weinreb
Libroteca 42
P.zza Montello, 18 Thiene (VI)
0445 372 196
info@libroteca42.it
"Sono contenta di non aver scritto romanzi fino a quasi quarant'anni. Prima non avrei avuto niente da dire, non avrei superato abbastanza prove o testato a sufficienza il mio carattere. Sono convinta che le prove della vita siano privilegi: le loro lezioni sono un Santo Graal. Non sono sicura che avrei trovato la voglia di scrivere romanzi o che avrei saputo cosa volessi dire. Ora sto scrivendo il mio secondo romanzo, allo stesso tempo sto pensando al terzo, e posso vedere i punti in comune: mi piacciono le trame imprevedibili, l'intersecarsi di strani elementi; amo personaggi forti e atipici, così come amo questo tipo di persone; le ambientazioni sono come tanti personaggi; e sono estremamente interessata al lato nascosto di quelle che sembrano vite perfette, ai segreti, alle paure, agli intrighi, alle insicurezze, ma soprattutto al potere dell'amore e alla capacità di vedere le cose da un'altra prospettiva. Il tutto condito da un po' di umore e - nel caso della Bottega dei desideri - tanta voglia di cucinare." Karen Weinreb
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