Concludo con l'ultimo romanzo di Georges Simenon i post dedicati al giallo. In realtà L'assassino (L’Assassin in originale) fu pubblicato per la prima volta nel 1935, ma Adelphi, che sta continuando la sua paziente opera di traduzione dello scrittore belga, ha proposto questo romanzo proprio quest'estate.
Il primo martedì di gennaio il dottor Hans
Kuperus lascia Sneek, il paesino della Frisia in cui vive, e si reca ad
Amsterdam, come tutti i primi martedì del mese. Questa volta, però, non
partecipa alla riunione dell'Associazione di Biologia, né va a pranzo
dalla cognata: deviando da un ormai immemore rituale acquista una pistola e riprende il
treno. Prima di arrivare a Sneek, il convoglio rallenta e si ferma; il dottor Kuperus scende e si
avvia, camminando nella neve, verso la casa dove troverà la moglie in compagnia
del suo amante, come gli aveva predetto una misteriosa lettera anonima. In un attimo il finimondo: Kuperus uccide entrambi e getta i corpi nel lago. Dopodiché, come ogni sera,
raggiunge al caffè i membri dell'Accademia di Biliardo. Il dottore sa che può diventarne lo stimato presidente, perché il conte Shutter, l'uomo più ricco del paese giace in fondo al lago, decisamente morto. A casa, dopo,
Hans Kuperus farà una cosa che aveva a lungo desiderato: si porterà a
letto Neel, la florida domestica. Da qui prosegue la discesa nell'abisso di uno dei suoi eroi più tipici:
uno di quelli che osano "passare la linea" - e ne pagano il prezzo.
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