Nato a New York nel 1919 da una famiglia di commercianti ebrei, Salinger passò gli anni della sua giovinezza tra una scuola e l'altra, indeciso sulla carriera da seguire, ma nel 1940, ad appena ventun anni, vede pubblicato il suo primo racconto “The young folks”.
Nel 1942 venne chiamato alle armi e partecipò allo sbarco ad Utah Beach nel D-Day: fu durante l'avanzata degli alleati verso la Germania che conobbe Ernest Hemingway, al tempo corrispondente di guerra da Parigi.
Dopo la guerra cominciò la fruttuosa collaborazione dello scrittore con il periodico The New Yorker, che pubblicò tutti i suoi racconti. Ma il suo grande successo arrivò appunto nel 1951 con la pubblicazione de Il giovane Holden.
Alcuni critici lo stroncarono per il tono semplice e colloquiale, e il libro fu censurato per il linguaggio volgare e alcuni temi trattati, ma riuscì a emergere come romanzo di formazione che catturava nei dettagli l'angoscia e la disperazione di una generazione. Lo stesso Salinger ammise che il libro era “in parte autobiografico”, e che nel protagonista vedeva ricalcata la propria adolescenza.
Dopo il 1953 lo scrittore si trasferì nel New Hampshire, dove si ritirò a vita privata con la famiglia. Diede alle stampe altri due racconti (Franny e Zooey nel 1961 e Alzate l'architrave, carpentieri e Seymour. Introduzione nel 1963), per poi interrompere definitivamente la pubblicazione di ogni suo scritto.
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J.R.?
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