All'accademia Fbi di Quantico, nelle vicinanze di Washington, ci sono due monumenti: uno è dedicato a Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti d'America, l'altro al giudice italiano Giovanni Falcone. A volerlo, nel 1994, fu Louis Freeh, amico e collaboratore di Falcone nelle indagini degli anni Ottanta su Cosa Nostra e, all'epoca, direttore dell'Fbi.A vent'anni dalla strage di Capaci (23 maggio 1992) in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e tre uomini della scorta, Maria Falcone dedica il suo lavoro al fratello. In questo libro Giovanni Falcone. Un eroe solo, in cui è affiancata dall'esperta di mafia Francesca Barra, Maria rievoca i momenti salienti della vita del fratello da quando, a tredici anni, gioca a calcio nel campetto dell'oratorio con Paolo Borsellino; all'adolescenza quando frequenta l'accademia navale di Livorno ai primi incarichi come pretore a Lentini. Accanto ai fatti troviamo aneddoti del Falcone privato, un uomo che collezionava piccole papere comprate in giro per il mondo e un amante dello sport.
Nelle parole della sorella Maria appare sempre limpido il profondo amore di Giovanni Falcone per la patria e il suo senso dello stato, sentimenti imparati nel contesto familiare sin dall'infanzia, e poi coltivati negli anni con i fatti, attraverso il lavoro, il rispetto dell'autorità.
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