martedì 7 febbraio 2012

Americana

Non è una novità, ma è sicuramente un libro che val la penna di essere letto: Americana. È il romanzo d'esordio di Don DeLillo, uscito nel 1971 negli Stati Uniti. Questa prima prova ha immediatamente segnato De Lillo come espressione di un'America amara, di una generazione di intellettuali, che in letteratura, nel cinema, nell'arte sono la coscienza critica della società dei consumi.
Racconta la storia di David Bell: ventotto anni, bello, manager di una grande rete televisiva, il sogno americano diventato realtà. Cinico yuppie ante litteram nella New York degli anni Settanta, si nutre delle stesse immagini che trasmette il suo network. Ma dalla vetta del successo, gli si spalanca davanti un vuoto insostenibile. Decide così di lasciare il suo ufficio a Manhattan e di iniziare un pellegrinaggio nel cuore dell'America a bordo di un camper con tre improbabili compagni e la cinepresa in spalla. Il suo piano: filmare la vita della gente comune nelle piccole città di provincia. Un viaggio per catturare i volti veri, la rabbia, i conflitti di cui è intessuto il paese. È il film della sua vita, il suo film, il folle tentativo di scrivere un pezzo di storia americana, con l'arma di un umorismo raggelante e con gli scarti della cultura di massa. 

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1 commento:

  1. ..la quadratura del cerchio è un gioco da bambini, è l'esatto contrario che porta alla visione beatifica

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