venerdì 3 febbraio 2012

L'anatra, la morte e il tulipano

L'anatra, la morte e il tulipano è un testo per l'infanzia che con coraggio e spessore raccontano il tema forse più difficile da trattare per genitori, insegnanti, educatori: la morte.
"Era da un po' che l'anatra aveva una strana sensazione. «Chi sei, e perché mi strisci alle spalle?» domandò. «Finalmente te ne sei accorta» disse la Morte."

L'interlocutore del pennuto è un teschio sorridente e amichevole ("gentile, anzi molto gentile, se si esclude che era quello che era"); vestito di tunica a quadretti, scarpette e guantini scuri, teme l'umidità e sfoggia un sottile umorismo inglese. Nei dialoghi fra i due emergono gli interrogativi che l'uccello – come capita a chiunque rifletta sul proprio trapasso – si pone: la verità sull'esistenza di paradiso e inferno, luoghi di cui l'anatra ha sentito parlare dagli altri pennuti, ma anche la perplessità su come sarà il mondo che conosce quando lei non ci sarà più . I due trascorrono molto tempo insieme, oziando e parlando, fino all'inevitabile, poetico finale della storia.
Per quanto la forma dell'album illustrato sia spesso destinata ad un pubblico di lettori molto giovani, L'anatra, la morte e il tulipano può essere letto con piacere anche dai bambini più grandi, che sapranno cogliere appieno le grandi questioni proposte dagli strani personaggi di questo bel libro – che tuttavia consigliamo pure ai più piccoli, i quali apprezzeranno in particolare la simpatia e la dolcezza dei due protagonisti, nonché il sapore lirico di racconto ed illustrazioni. Gli adulti, da parte loro, saranno catturati dalla scrittura sorniona e garbata dell'autore, e scopriranno un testo in cui nulla è taciuto, ma tutto viene espresso con una delicatezza tale che l'onestà riguardo la fine della vita non risulta mai una forzatura! 

Libroteca 42
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