sabato 31 marzo 2012

Antonio Tabucchi

Il 25 marzo muore dopo una lunga malattia Antonio Tabucchi.

Nato a Pisa il 24 settembre 1943, oltre ad essere uno dei nomi più importanti delle letteratura italiana è stato il maggior conoscitore, critico e traduttore dell'opera dello scrittore Fernando Pessoa.

Lisbona è la città in cui decide di vivere scrivendo per sei mesi all'anno, insieme alla moglie, che vi è nata, e ai due figli. Passa il resto dell'anno in Toscana, e insegna Letteratura all'Università di Siena. Tabucchi, infatti, si considera scrittore solo in un senso ontologico, perché dal punto di vista esistenziale è felice di potersi definire "professore universitario". La Letteratura per Tabucchi non è una professione, "ma qualcosa che coinvolge i desideri, i sogni e la fantasia" (Antonio Tabucchi, un dubitatore impegnato. Intervista di Asbel Lopez).

Il 1984 è l'anno del suo primo romanzo di grande successo, Notturno indiano, da cui nel 1989 è stato tratto un film di Alain Corneau. Il protagonista è un uomo che cerca di rintracciare un amico scomparso in India, ma in realtà è in cerca della propria identità.

Il 1994 è un anno molto importante nella vita di Antonio Tabucchi. È l'anno del romanzo per il quale è diventato maggiormente conosciuto: Sostiene Pereira (Feltrinelli), vincitore del Premio Super Campiello, del Premio Scanno e del Premio Jean Monnet per la Letteratura Europea. Il protagonista di questo romanzo diventa il simbolo della difesa della libertà d'informazione per gli oppositori politici di tutti i regimi antidemocratici. Il regista Roberto Faenza ne trae il film omonimo (1995) in cui affida a Marcello Mastroianni la parte di Pereira e a Daniel Auteuil la parte del dottor Cardoso.

Nel 1997 scrive il romanzo La testa perduta di Damasceno Monteiro, basato sulla storia vera di un uomo, il cui corpo fu trovato in un parco. Si scoprì che l'uomo era stato assassinato in una stazione di polizia della Guardia Nazionale Repubblicana nei dintorni di Lisbona. Un fatto di cronaca che colpì la sensibilità e l'immaginazione dello scrittore. Per portare a termine questo romanzo, Tabucchi ha lavorato sui documenti raccolti dagli investigatori che, al Consiglio d'Europa, a Strasburgo, tengono sotto controllo il rispetto dei diritti umani e le condizioni di detenzione in Europa. Il romanzo si rivelò profetico quando l'assassino, il sergente José dos Santos, finalmente confessò il delitto, per il quale fu condannato.
I suoi libri e saggi sono tradotti in 18 paesi, compreso il Giappone.

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