Addio a Ray Bradbury

Foto di Alan Light

Il 5 giugno è morto a Los Angeles Ray Bradbury, scrittore americano. E' noto soprattutto per il suo Fahrenheit 451, romanzo di fantascienza ambientato in un futuro distopico dove i libri sono proibiti e i vigili del fuoco hanno il compito di bruciarli. Il regista François Truffaut nel 1966 ne trasse un film dallo stesso titolo.

"Stammi a sentire Montag: a tutti noi una volta nella carriera, viene la curiosità di sapere cosa c'è in questi libri; ci viene come una specie di smania, vero? Beh dai retta a me Montag, non c'è niente lì, i libri non hanno niente da dire!"
Beatty, capitano dei vigili del fuoco

In realtà la carriera di scrittore di Bradbury fu molto variegata: si appassiona sin da giovane di fantascienza e scrive molti racconti pubblicati su fanzine e pulp magazine. Nel 1950 esce il suo primo libro Cronache marziane, raccolta di racconti legati alla colonizzazione del pianeta rosso; nel 1953 è la volta di Fahrenheit 451, mentre in contemporanea continua la pubblicazione di svariate storie brevi poi riunite in antologie, come Io canto il corpo elettrico! Ma Bradbury ha spaziato anche nel fantasy e nell'horror con romanzi come L'estate incantata (Dandelion Wine) del 1957 e Il popolo dell'autunno (Something Wicked This Way Comes) del 1962.
Nel 1989 scrive Lo Zen nell'arte della scrittura, una raccolta di alcuni saggi sul mestiere dello scrittore e il suo amore per i libri.

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