mercoledì 25 marzo 2009

L'altra sponda di Lakewood


Con il nome di Lakewood si intende quella sponda del lago di Como colonizzata dalle star hollywoodiane, in primis George Clooney. Ma non è qui che sbarca Onorato Geminazzi, ma bensì a Bellano, un paese ricco di storia sulla sponda lecchese del Lario, allo sbocco della Valsassina.
E' qui che si svolgono le vicende dai romanzi di Andrea Vitali, l'ultimo dei quali, Almeno il cappello, è da poco uscito per Garzanti. Per quanto il lungolago di Bellano sia un luogo incantevole, una magnifica terrazza con vista, da cui si distende il promontorio di Bellagio con le sue dimore principesche, i giardini eleganti e i grandi alberghi, non sono queste le motivazioni che hanno spinto l'autore a fare di questo paese l'ambientazione dei propri romanzi. La causa è molto semplice, Vitali è nato e cresciuto in quei luoghi e oggi proprio lì esercita la professione di medico condotto. E rispetto ad oggi il paese degli anni tra il '20 e il '70 raccontato dall'autore è cambiato poco. Il centro storico è un reticolo di viuzze e medievali e piazzette su cui affacciano rade botteghe. Tra queste viuzze si svolgono le vicende della scalcagnata fanfara guidata dal maestro Zaccaria Vergottini, prima cornetta e direttore.
In Almeno il cappello, Andrea Vitali racconta la gloriosa avventura del Corpo Musicale Bellanese, le mille difficoltà dell'impresa e la determinazione di chi volle farsene artefice. A ritmo di valzer e mazurca, con il contorno di marcette e inni, Andrea Vitali s'inventa un'altra storia tutta italiana, fatta di furbizie e sogni, ripicche e generosità, pettegolezzi e amori.
Libroteca 42
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2 commenti:

  1. Non ho ancora letto questa ultima fatica di Andrea Vitali. Di lui ho letto solo "La modista" e "Dopo lunga e penosa malattia". Mentre il primo lo considero un ottimo esempio di descrizione della vita di provincia e sicuramente lo consiglio, le secondo, considerato dai più un giallo, devo, ahimè, specificare qualcosa: la storia infatti, anche se verte tutta sulla morte di una persona, ha ben poco a che fare col classico giallo.
    In conclusione, apprezzo molto lo scrittore-medico Andrea Vitali quando descrive il suo borgo, un pò meno quanto tenta di diventare giallista.

    Un caro saluto agli amici della libroteca.
    Federico

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  2. Credo di poter concordare pienamente con Federico, pur non avendo letto nulla di Vitali, ho letto più di un articolo sui suoi libri in questi anni, da "Olive comprese" in avanti. Da quello che ho letto è vero che il suo punto forte è la descrizione della vita di provincia, unito comunque ad una scittura piacevole e ben strutturata.

    Alberto

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